Informazione professionale

IT EN

â–¼ Questo medicamento è soggetto a monitoraggio addizionale. Ciò consente una rapida identificazione delle nuove conoscenze in materia di sicurezza. Chi esercita una professione sanitaria è invitato a segnalare un nuovo o serio effetto collaterale sospetto. Per indicazioni a proposito della segnalazione di effetti collaterali, v. rubrica «Effetti indesiderati».

ANDEMBRY®

CSL Behring AG

Composizione

Principi attivi

Garadacimab (prodotto da cellule CHO (Chinese Hamster Ovary) geneticamente modificate).

Sostanze ausiliarie

L-istidina, L-arginina cloridrato, L-prolina, polisorbato 80, acqua per preparazioni iniettabili

Forma farmaceutica e quantità di principio attivo per unità

Soluzione iniettabile in penna preriempita per somministrazione sottocutanea

Ogni penna preriempita monouso contiene 200 mg di garadacimab in 1,2 ml di soluzione.

Garadacimab è un anticorpo monoclonale ricombinante completamente umano ( IgG4/λ-catena leggera) che, grazie alla tecnica del DNA ricombinante, viene prodotto in cellule di Chinese Hamster Ovary [cellule ovariche di criceto cinese] (CHO).

Soluzione da leggermente opalescente a limpida, di colore da giallo-brunastro a giallo, con valore di pH di circa 6,1. La soluzione ha una osmolalità di circa 470 mOsm/kg.

Indicazioni/Possibilità d'impiego

ANDEMBRY è indicato per la profilassi a lungo termine di attacchi ricorrenti di angioedema ereditario (HAE) in pazienti adulti e pediatrici dai 12 anni di età (v. «Avvertenze e misure precauzionali» e «Efficacia clinica»).

Posologia/Impiego

ANDEMBRY non è indicato per il trattamento di attacchi acuti di HAE (v. «Avvertenze e misure precauzionali»).

Questo medicamento dev'essere impiegato unicamente sotto la supervisione di un professionista sanitario con esperienza nel trattamento dell'HAE.

ANDEMBRY può essere somministrato dal paziente stesso o da un caregiver dopo essere stati istruiti nella tecnica dell'iniezione sottocutanea da parte di un professionista sanitario.

Ogni unità di ANDEMBRY (penna preriempita) è solo monouso.

Al fine di garantire la tracciabilità dei medicamenti di produzione biotecnologica, il nome commerciale e il numero di lotto del prodotto somministrato devono essere documentati a ogni trattamento.

Posologia

Adulti e ragazzi a partire dai 12 anni:

Il dosaggio raccomandato di ANDEMBRY è composto da una dose di carico iniziale di 400 mg da somministrare per via sottocutanea sotto forma di due iniezioni da 200 mg ciascuna il primo giorno di trattamento, seguita da una dose mensile di 200 mg.

Il beneficio di una dose di carico iniziale rispetto a un trattamento senza dose di carico non è stato studiato.

Dosi dimenticate

Se si dimentica una dose di ANDEMBRY, bisogna somministrarla al più presto con un intervallo di almeno un mese tra le dosi seguenti.

Modo di somministrazione

ANDEMBRY dev'essere somministrato unicamente per iniezione sottocutanea (s.c.).

L'iniezione dev'essere praticata solo nei siti d'iniezione consigliati: addome, coscia e lato esterno della parte superiore del braccio. Si raccomanda di alternare regolarmente il sito di iniezione. Si raccomanda di praticare l'iniezione nella parte superiore del braccio solo se il paziente è assistito da un caregiver (v. anche «Indicazioni per la manipolazione»).

Bambini e adolescenti

ANDEMBRY non è omologato per l'uso nei bambini di età inferiore a 12 anni.

Pazienti anziani

I dati disponibili di 13 pazienti di età ≥65 anni indicano che per questa popolazione di pazienti non sono necessari adeguamenti della dose (v. «Farmacocinetica»).

Pazienti con disturbi della funzionalità epatica

Non sono stati effettuati studi su pazienti con disturbi della funzionalità epatica. In pazienti con un lieve disturbo della funzionalità epatica non si richiede nessun aggiustamento della dose (v. «Farmacocinetica»). Per quanto riguarda i pazienti con disturbo della funzionalità epatica da moderato a grave, disponiamo solo di dati limitati.

Pazienti con disturbi della funzionalità renale

Non sono stati effettuati studi su pazienti con disturbi della funzionalità renale. Riguardo a pazienti con un tasso di filtrazione glomerulare stimato (EGFR) di 30–60 ml/min/1,73 m² sono disponibili solo dati limitati. In pazienti con un lieve disturbo della funzionalità renale non si richiede nessun aggiustamento della dose (v. «Farmacocinetica»). Per quanto riguarda i pazienti con disturbo della funzionalità renale da moderato a grave, disponiamo solo di dati limitati.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi dei componenti (vedere «Composizione»).

Avvertenze e misure precauzionali

Avvertenza generale

La sicurezza e l'efficacia di ANDEMBRY nel trattamento degli attacchi acuti di HAE o per la profilassi preoperatoria non sono state studiate.

Sono disponibili solo dati clinici limitati sull'impiego di ANDEMBRY in pazienti con HAE con normale attività dell'inibitore della C1-esterasi (C1-INH) (v. «Efficacia clinica»).

Ipersensibilità

Non sono state osservate reazioni gravi di ipersensibilità, tuttavia possono teoricamente verificarsi. I segni e sintomi di una reazione di ipersensibilità possono comprendere orticaria (locale o generalizzata), senso di costrizione al petto, disturbi respiratori, sibilo respiratorio, ipotensione e/o anafilassi durante o dopo l'iniezione di ANDEMBRY. In caso di una grave reazione di ipersensibilità, interrompere l'uso di ANDEMBRY e istituire un trattamento appropriato.

I pazienti con anamnesi di rilevanti reazioni di ipersensibilità sono stati esclusi dagli studi clinici con ANDEMBRY.

Altri gruppi di pazienti riguardo ai quali si dispone di evidenze limitate

Riguardo ai pazienti adolescenti e ai pazienti di età ≥65 anni sono disponibili solo dati limitati sulla sicurezza ed efficacia di ANDEMBRY (v. «Effetti indesiderati» e «Efficacia clinica»).

ANDEMBRY non è stato studiato in pazienti con disturbi della coagulazione e l'esperienza clinica in pazienti con contestuale terapia anticoagulante è limitata.

ANDEMBRY non è stato studiato in pazienti con tromboembolie.

Influenza sui metodi diagnostici

In studi clinici è stata osservata una riduzione delle concentrazioni di D-dimero, talvolta al di sotto dei valori normali inferiori. La rilevanza clinica di questa osservazione non è chiara. Garadacimab può prolungare il tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) a causa dell'interazione tra garadacimab con il saggio aPTT. Gli aumenti di aPTT in pazienti trattati con garadacimab non sono stati associati a eventi emorragici indesiderati Non sono state riscontrate differenze clinicamente rilevanti tra i gruppi di trattamento in termini di International Normalized Ratio (INR).

Interazioni

Garadacimab è stato studiato solo come monoterapia e non in combinazione con altri prodotti indicati per la profilassi a lungo termine di HAE (v. «Efficacia clinica»). Non sono stati eseguiti studi speciali per la rilevazione di interazioni nell'uomo. Poiché gli anticorpi non vengono metabolizzati nel fegato, non si prevedono interazioni mediate dall'enzima CYP. Sulla base di un'analisi farmacocinetica della popolazione, l'uso di analgesici, antibiotici, antistaminici, antiflogistici e antireumatici non aveva ripercussioni sulla farmacocinetica (FC) di garadacimab. In caso di attacchi acuti di HAE l'impiego al bisogno di inibitore della C1-esterasi plasma-derivato o ricombinante, o di Icatibant, non influiva sulla FC di garadacimab.

Gravidanza, allattamento

Gravidanza

A tutt'oggi non disponiamo di esperienze o solo di esperienze molto limitate (meno di 300 esiti di gravidanza) con l'impiego di garadacimab in donne incinte. Studi sperimentali su animali non hanno fornito indicazioni di effetti direttamente o indirettamente nocivi per la salute in relazione alla tossicità riproduttiva (v. «Dati preclinici»). Gli anticorpi monoclonali possono attraversare la barriera placentare principalmente nel terzo trimestre di gravidanza. Per questo motivo i possibili effetti sul feto sono presumibilmente maggiori nel terzo trimestre. I dati tossicologici da studi su animali disponibili per garadacimab indicano che il prodotto aveva attraversato la barriera placentare. Per motivi di prudenza si dovrebbe evitare l'uso di ANDEMBRY durante la gravidanza.

Allattamento

Non è noto se garadacimab passi al latte materno. Com'è noto, le immunoglobuline umane (IgG) nei primi giorni dopo il parto passano al latte materno e poco dopo diminuiscono fino a basse concentrazioni. Non si possono escludere rischi per il neonato/il bambino allattato al seno. Bisogna pertanto decidere se interrompere l'allattamento o il trattamento con ANDEMBRY. Ai fini della decisione occorre valutare il beneficio che dall'allattamento deriva al bambino rispetto al beneficio che la terapia offre alla madre.

Fertilità

L'effetto di garadacimab sulla fertilità umana non è stato studiato. Studi condotti su animali non hanno evidenziato nessuna compromissione della fertilità maschile o femminile (v. rubrica «Dati preclinici»).

Effetti sulla capacità di condurre veicoli e sull'impiego di macchine

Non sono stati effettuati studi in merito con ANDEMBRY.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza

Gli effetti indesiderati più frequentemente osservati (13,37%) in relazione ad ANDEMBRY erano reazioni nel sito di iniezione (Injection Site Reactions, ISR), comprendenti eritema nel sito di iniezione, ecchimosi nel sito di iniezione, prurito nel sito di iniezione e orticaria nel sito di iniezione. Quasi tutte queste ISR erano lievi e gradualmente scomparivano nel giro di 1-3 giorni senza cambiamento di dosaggio.

Elenco degli effetti indesiderati

Tutti gli studi clinici, compresi i 172 soggetti trattati con ANDEMBRY, sono stati valutati per la determinazione di reazioni avverse al medicamento (ADR). La tabella seguente riassume le ADR osservate nella revisione in pool dei 172 pazienti HAE con ≥200 mg di ANDEMBRY.

L'elenco seguente degli effetti indesiderati si basa sui dati degli studi clinici ed è classificata nella Tabella 1 per classe sistemica organica e frequenza: molto comune ≥1/10), comune (da ≥1/100 a < 1/10), non comune (da ≥1/1000 a < 1/100), raro (da ≥1/10 000 a < 1/1000), molto raro (< 1/10 000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 1: Effetti indesiderati (EI) da studi clinici con ANDEMBRY

Classificazione sistemica organica MedDRA

Effetto indesiderato (termine preferito)

Frequenza

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Reazione nel sito di iniezione*

Molto comune (13,37%)

Patologie del sistema nervoso

Cefalea

Comune

Patologie gastrointestinali

Dolori addominali

Comune

*Tra le reazione nel sito di iniezione rientrano eritema, ecchimosi, prurito e orticaria nel sito di iniezione.

 

Descrizione di selezionati effetti indesiderati e informazioni supplementari

Reazione nel sito di iniezione

Nella panoramica riassuntiva sono stati considerati 53 casi di reazioni nel sito di iniezione in 23 pazienti in trattamento con ANDEMBRY, di cui 51 lievi e 2 di moderata gravità. Per tutte le 53 reazioni nel sito di iniezione è stata stabilita una correlazione temporale (inizio entro 1–3 giorni dopo la somministrazione del medicamento dello studio e scomparsa della maggior parte senza modifica del dosaggio) e una relazione con ANDEMBRY.

In uno studio clinico in aperto che ha coinvolto 57 pazienti accettati da VANGUARD, a 161 pazienti con HAE è stato somministrato ANDEMBRY 200 mg per via sottocutanea ogni mese. In 16 pazienti (10%) sono state riferite reazione nel sito di iniezione (p.es. ecchimosi nel sito di iniezione, eritema nel sito di iniezione, prurito nel sito di iniezione, orticaria nel sito di iniezione).

In uno studio condotto in aperto su adulti sani la penna preriempita (N = 66) veniva messa a confronto con una siringa preriempita (N = 66). Dopo un'applicazione le reazioni nel sito di iniezione sono state osservate nel 24,2% (indurimento 15,2%, dolore 9,1%, arrossamento 4,5%) dopo l'uso della penna preriempita, verso il 9,1% (indurimento 4,5%, dolore 4.5%, arrossamento 3,0%) dopo l'uso della siringa preriempita.

Immunogenicità

La comparsa di anticorpi anti-drug (ADA ) osservata dipende molto dalla sensibilità e specificità del test. Le differenze tra i metodi dei test impediscono confronti significativi tra la comparsa di ADA nell'ambito degli studi sotto descritti e la comparsa di ADA in altri studi, compresi quelli con ANDEMBRY o altri prodotti contenenti garadacimab.

Nello studio VANGUARD uno (2,6%) dei 39 pazienti trattati con ANDEMBRY nella fase di trattamento di sei mesi presentava un campione ADA-positivo in misura molto ridotta (titolo: 10). In tutti gli studi con ANDEMBRY la frequenza di ADA era del 2,9% (5/172 partecipanti). In 2 su 5 (40%) pazienti ADA-positivi sono state riferite reazione nel sito di iniezione verso il 18,6% in pazienti ADA-negativi.

A causa della bassa incidenza di formazione di ADA nei confronti di ANDEMBRY, non è possibile formulare una valutazione completa del suo effetto sulla farmacocinetica (FC), farmacodinamica (FD), sicurezza o risposta clinica. Non sono disponibili dati sull'incidenza di ADA neutralizzanti.

Popolazione pediatrica

Riguardo agli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni sono disponibili solo dati limitati. La sicurezza di ANDEMBRY è stata studiata in studi di Fase III in 11 pazienti pediatrici di età compresa tra 12 e 17 anni. A causa del piccolo numero di pazienti e della durata limitata del trattamento e della fase di osservazione successiva, non è possibile formulare una valutazione completa della sicurezza di ANDEMBRY in pazienti pediatrici, comprese le sue ripercussioni su crescita e sviluppo.

Pazienti anziani

La sicurezza di ANDEMBRY è stata studiata in pazienti (N = 13) con HAE di età pari o superiore a 65 anni nell'ambito dello studio VANGUARD e nello studio VANGUARD di estensione in aperto. A causa del piccolo numero di pazienti non è possibile formulare una valutazione completa della sicurezza di ANDEMBRY in pazienti di 65 anni o più.

La notifica di effetti collaterali sospetti dopo l'omologazione del medicamento è molto importante. Consente una sorveglianza continua del rapporto rischio-beneficio del medicamento. Chi esercita una professione sanitaria è invitato a segnalare qualsiasi effetto indesiderato sospetto, nuovo o serio, attraverso il portale online ElViS (Electronic Vigilance System). Maggiori informazioni sul sito www.swissmedic.ch

Posologia eccessiva

Negli studi clinici non sono stati riportati casi di sovradosaggio. Non sono disponibili dati sufficienti per identificare possibili segni o sintomi di sovradosaggio.

Proprietà/Effetti

Codice ATC

B06AC07

Meccanismo d'azione

Garadacimab è un inibitore specifico del fattore XII attivato (FXII). Garadacimab è un nuovo anticorpo monoclonale ricombinante completamente umano (IgG4/Lambda), che si lega al dominio catalitico del fattore FXII attivato (FXIIa e βFXIIa) inibendone efficacemente l'attività catalitica. FXII viene attivato come primo fattore nel sistema di attivazione da contatto e dà l'avvio al sistema chinina-callicreina che porta alla formazione di bradichinina ad azione proinfiammatoria. L'inibizione di FXIIa impedisce l'attivazione della precallicreina in callicreina e la formazione di bradichinina che è correlata ad infiammazioni ed edemi negli attacchi di HAE, bloccando così la cascata di eventi che porta a un attacco di HAE.

Farmacodinamica

L'inibizione concentrazione-dipendente dell'attivazione della callicreina mediata da FXIIa è stata dimostrata dopo somministrazione sottocutanea di ANDEMBRY 200 mg una volta al mese in pazienti con HAE.

Efficacia clinica

Studio VANGUARD:

L'efficacia di ANDEMBRY nella prevenzione di attacchi di angioedema ereditario (HAE) in pazienti dai 12 anni di età con HAE di tipo I o II è stata dimostrata nel quadro di uno studio di Fase III, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco verso placebo a gruppi paralleli.

Lo studio ha coinvolto 64 pazienti adulti e pediatrici (dai 12 anni in su) che durante i 3 mesi precedenti la visita di screening e la successiva fase di run-in di due mesi avevano avuto almeno 1 attacco di HAE/mese. Per la fase di trattamento di sei mesi i pazienti sono stati randomizzati in 2 bracci di trattamento paralleli in un rapporto 3:2 (39 assegnati al braccio di trattamento con ANDEMBRY, 25 al braccio di trattamento con placebo) (garadacimab 200 mg al mese dopo una dose di carico iniziale di 400 mg o una dose di pari volume di placebo). Prima dell'inizio dello studio i pazienti adulti hanno dovuto terminare il trattamento con altri medicamenti profilattici per l'HAE. I pazienti adolescenti che ricevevano una profilassi a lungo termine per l'HAE sono stati esclusi dalla partecipazione allo studio. Durante lo studio tutti i pazienti potevano utilizzare un medicamento al bisogno per il trattamento degli attacchi acuti di HAE.

Complessivamente l'87,5% dei pazienti soffriva di HAE di tipo I. Nell'89,1% dei casi era presente un'anamnesi familiare di HAE, nel 59,4% un'anamnesi di attacchi di edema laringeo (53,8% ANDEMBRY e 68% placebo) e il 32,8% era in precedente trattamento profilattico. Durante i 3 mesi precedenti lo screening o l'inizio della profilassi HAE, il numero mediano (min., max.) normalizzato nel tempo di attacchi mensili di HAE era di 2 al mese (1, 10). Le localizzazioni più frequenti degli attacchi di HAE erano la cute delle estremità (78%) e addominale (75%); la localizzazione a gola/laringe/lingua veniva riferita nell'8% dei casi. Dei 244 attacchi di HAE nella fase di run-in il 30,3% erano lievi, il 59,8% di media gravità e il 9,8% gravi. Durante la fase di run-in dello studio è stato possibile osservare una frequenza di attacchi ≥3 attacchi/mese complessivamente nel 59,4% dei pazienti.

ANDEMBRY dimostrava un'efficacia statisticamente significativa verso placebo nella popolazione intent-to-treat (ITT) (v. Tabella 3).

Il numero medio di attacchi di HAE normalizzato nel tempo nella fase di trattamento di 6 mesi, ossia l'end-point primario dello studio, era di 0,27 nel braccio di trattamento con ANDMBRY e di 2,01 nel braccio di trattamento con il placebo. La riduzione media della percentuale di attacchi normalizzata nel tempo verso placebo era dell'86,5% (mediana 100%).

Il 71,8% dei pazienti trattati con ANDEMBRY risultava libero da attacchi nei primi 3 mesi di trattamento vs. l'8,3 % dei pazienti trattati con il placebo. Nel periodo di trattamento complessivo di 6 mesi la quota percentuale di pazienti liberi da attacchi era del 61,5% nel braccio di trattamento con ANDEMBRY vs. nessun paziente nel braccio di trattamento con il placebo.

Tabella 3: Risultati degli end point primari e secondari di efficacia (set di analisi ITT)

 

ANDEMBRY 200 mg
(N = 39)

Placebo (N = 25)

Numero di pazienti valutabili (n)

39

24a

Numero di attacchi di HAE durante la fase di trattamento di 6 mesi

63

264

Numero normalizzato nel tempo di attacchi HAE al mese

 

 

Valore medio (SD)

0,27 (0,683)

2,01 (1,341)

IC 95 %

0,05; 0,49

1,44; 2,57

Mediana (IQR)

0,00 (da 0,0 a 0,31)

1,35 (da 1,00 a 3,20)

Valore di p*

< 0,001

Riduzione percentuale del numero normalizzato nel tempo di attacchi HAE relativamente al placebo durante la fase di trattamento di 6 mesi

Valore medio (IC 95%)

86,5 (95,7; 57,9)

 

Mediana

100

 

Valore di p*

< 0,001

 

Pazienti che durante i primi 3 mesi di trattamento /mesi 1-3) sono stati liberi da attacchi

Numero (%) di pazienti

28 (71,8)

2 (8,3)

IC 95 %

56,22; 83,46

2,32; 25,85

Valore di p*

< 0,001

 

IC = intervallo di confidenza; HAE = angioedema ereditario; ITT = intention-to-treat; N = numero di pazienti nel set di analisi ITT; SD = standard deviation [deviazione standard]; LS = minimi quadrati (least squares)

a Un paziente ha avuto una fase di trattamento inferiore a 30 giorni ed è pertanto stato escluso dall'analisi.

* Una procedura di test gerarchica controlla il livello alfa bilaterale del 5%

Nello studio sono stati trattati con ANDEMBRY quattro pazienti pediatrici di età pari o superiore a 12 anni. A causa dell'esiguo numero di pazienti non è possibile formulare una valutazione completa dell'efficacia di ANDEMBRY nei pazienti pediatrici.

Lo studio di estensione VANGUARD condotto in aperto è uno studio aperto multicentrico di Fase III che si proponeva di investigare la sicurezza (obiettivo primario) e l'efficacia a lungo termine di ANDEMBRY. Nello studio sono stati arruolati complessivamente 161 pazienti. I 161 pazienti provenivano da: studio VANGUARD (n = 57), uno studio di Fase III multicentrico, randomizzato in doppio cieco verso placebo a gruppi paralleli; uno studio di Fase II a bracci paralleli, multicentrico, randomizzato in doppio cieco (n = 35); i restanti pazienti (n = 69) erano di nuovo arruolamento e naïve al trattamento con ANDEMBRY. Complessivamente 145 (90,1%) pazienti soffrivano di HAE di tipo I. Dei 57 partecipanti allo studio VANGUARD 21 sono stati trattati con il placebo e, nel passaggio allo studio di estensione aperto VANGUARD e ad ANDEMBRY (trattamento attivo), non hanno ricevuto nessuna dose di carico. Non sono stato condotto nessuno studio che mettesse a confronto il trattamento con iniziale dose di carico rispetto a un trattamento senza dose di carico. Al momento dell'analisi ad interim (con interruzione dei dati il 15 giugno 2024), la durata mediana dell'esposizione era di 27,5 mesi. Il numero di attacchi HAE osservato e normalizzato nel tempo, la riduzione del tasso di attacchi e la libertà dagli attacchi erano coerenti con i risultati dello studio VANGUARD.

Nello studio sono stati trattati con ANDEMBRY dieci pazienti pediatrici di età pari o superiore a 12 anni. A causa dell'esiguo numero di pazienti non è possibile formulare una valutazione completa dell'efficacia di ANDEMBRY nei pazienti pediatrici.

Farmacocinetica

Nello studio VANGUARD, che si basa su un'analisi farmacocinetica della popolazione, pazienti trattati con 200 mg di garadacimab per via sottocutanea una volta al mese presentavano un'area media sotto la curva (SD), come prevista dal modello, allo steady state (AUCtau,ss), una concentrazione massima allo steady state (Cmax,ss) e una concentrazione minima allo steady state (Cmin,ss) di 10 300 (3380) μg∙h/ml, 21,2 (6,58) μg/ml e di 9,30 (3,73) μg/ml, rispettivamente. L'esposizione allo steady state di garadacimab è stata raggiunta dopo l'iniziale somministrazione sottocutanea di una dose di carico di 400 mg (2 dosi da 200 mg).

Assorbimento

Dopo la somministrazione sottocutanea il tempo fino alla concentrazione massima è di circa 6 giorni. Il sito di iniezione sottocutanea (coscia, braccio o addome) non influiva sull'assorbimento di garadacimab. La biodisponibilità media assoluta di garadacimab in pazienti con HAE era del 39,5% sulla base dell'analisi farmacocinetica della popolazione.

Distribuzione

Il volume apparente di distribuzione media (SD) di garadacimab in pazienti con HAE era di 7,42 litri (4, 20). Garadacimab è un anticorpo monoclonale e non si presuppone che si leghi alle proteine plasmatiche.

Metabolismo

Come per altri anticorpi monoclonali, anche per garadacimab è da ritenersi che venga degradato in piccoli peptidi e amminoacidi per proteolisi enzimatica. Per questo motivo non sono stati condotti studi specifici sul metabolismo di garadacimab.

Eliminazione

Garadacimab ha una clearance apparente media (SD) di 0,0217 l/h (0,00793) e un'emivita di eliminazione terminale di circa 19 giorni.

Cinetica di gruppi di pazienti speciali

Un'analisi farmacocinetica della popolazione non ha evidenziato, dopo l'aggiustamento per il peso corporeo (43,3 - 153 kg), nessuna influenza di sesso, età (da 12 a 73 anni) o appartenenza etnica sulla clearance o sul volume di distribuzione di garadacimab.

Anche se il peso corporeo è stato identificato come importante covariante per descrivere la variabilità della clearance e del volume di distribuzione, la differenza non è tuttavia clinicamente rilevante e non si raccomandano aggiustamenti di dose.

Disturbi della funzionalità renale ed epatica

Poiché gli anticorpi monoclonali IgG vengono eliminati principalmente attraverso il catabolismo intracellulare, non si prevede che la compromissione renale o epatica influenzi la clearance di garadacimab.

In un'analisi farmacocinetica della popolazione, la compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare stimata: ≥90 ml/min/1,732 [normale, N=145], da 60 a <90 ml/min//1,732 [lieve, N=26] e da 30 a <60 ml/min//1,732 [moderata, N=1]) e disturbi della funzionalità epatica (valutati indirettamente sulla base dell'alanina aminotransferasi e della bilirubina totale; normale, N = 246, lieve, N = 15; grave, N = 1) non hanno avuto alcun effetto sulla FC di garadacimab.

Dati preclinici

Sulla base degli studi convenzionali i dati preclinici non indicano particolari rischi per l'uomo.

Sia nei topi che nelle scimmie giavanesi garadacimab era ben tollerato a dosaggi fino a 100 mg/kg per via endovenosa e 200 mg/kg per via sottocutanea con 3-9 somministrazioni in un arco temporale fino a 5 settimane, come pure a dosaggi di 30 mg/kg per via endovenosa e 60 mg/kg per via sottocutanea una volta alla settimana per 26 settimane.

Non sono stati effettuati studi per investigare la genotossicità e cancerogenicità di garadacimab. Non si ritiene che garadacimab interagisca direttamente con il DNA o altro materiale cromosomico, in quanto interamente composto da amminoacidi naturalmente presenti in natura e in quanto non contiene legami inorganici o sintetici o altri componenti non proteici.

La fertilità maschile e femminile non è risultata influenzata, poiché non sono stati osservati risultati avversi su accoppiamento, fecondità, indici di fertilità, parametri riproduttivi materni, sopravvivenza embrionale o qualità degli spermatozoi nei conigli sessualmente maturi che hanno ricevuto garadacimab a dosi fino a 100 mg/kg per via endovenosa una volta ogni tre giorni (con conseguente esposizione (basata sull'AUC) di circa 83 e 103 volte, rispettivamente nelle femmine e nei maschi, rispetto alla dose umana raccomandata di 200 mg per via sottocutanea una volta al mese).

In uno studio di tossicità sullo sviluppo pre e post-natale, alle coniglie gravide è stato somministrato garadacimab una volta ogni cinque giorni dall'impianto allo svezzamento per via sottocutanea o endovenosa a dosi fino a 100 mg/kg/dose. Nelle coniglie trattate con garadacimab per via sottocutanea, questa dose corrispondeva a una esposizione, basata sull'AUC, circa 53 volte superiore alla dose di 200 mg per via sottocutanea raccomandata nell'uomo. Non c'è stata tossicità correlata a garadacimab, materna e della prole, fino ai sei mesi di età.

Altre indicazioni

Incompatibilità

Non pertinente.

Stabilità

Il medicamento non deve essere utilizzato oltre la data indicata con «EXP» sul contenitore.

Il preparato non contiene conservanti.

Indicazioni particolari concernenti l'immagazzinamento

Conservare in frigorifero (2–8°C).

Non congelare.

Conservare il contenitore nella scatola originale per proteggere il contenuto dalla luce.

Tenere fuori dalla portata dei bambini.

La soluzione (penna preriempita) può essere conservata fino a 2 mesi a temperatura ambiente non superiore a 25°C, ma non oltre la data di scadenza. ANDEMBRY non dev'essere conservato in frigorifero dopo essere stato conservato a temperatura ambiente fino a 25°C.

Indicazioni per la manipolazione

Garadacimab è disponibile in penne preriempite.

Prima dell'uso, ANDEMBRY deve essere ispezionato visivamente per verificarne l'aspetto, capovolgendolo delicatamente. La soluzione deve essere da leggermente opalescente a limpida, da giallo-brunastra a gialla. Non utilizzare soluzioni di colore alterato o contenenti particelle. Non agitare.

Fasi di somministrazione

Togliere la penna dal frigorifero 30 minuti prima dell'uso per portarla a temperatura ambiente. Iniettare ANDEMBRY per via sottocutanea nell'addome, nella coscia o nella parte superiore del braccio (v. «Modo di somministrazione»).

L'iniezione con la penna preriempita può richiedere fino a 15 secondi.

Attendere il primo «clic» (che segnala l'inizio dell'iniezione: lo stantuffo giallo inizierà a spostarsi lungo la finestra). Continuare a premere e osservare lo stantuffo giallo muoversi verso il basso fino riempire la finestra. Si sentirà un secondo «clic» e la finestra di osservazione sarà completamente gialla. Attendere altri 5 secondi per assicurarsi che sia stata somministrata l'intera dose.

Ogni penna preriempita è unicamente monouso. Dopo aver completato l'iniezione, gettare la penna preriempita in un contenitore per oggetti taglienti/appuntiti o in un contenitore chiuso resistente alla perforazione.

Eventuali residui del medicamento devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

Le istruzioni per l'uso sono riportate nell'informazione destinata ai pazienti.

Numero dell'omologazione

69553 (Swissmedic)

Confezioni

Confezione con 1 x 1,2 ml di soluzione iniettabile in siringa preriempita di vetro all'interno di una penna pronta all'uso con 200 mg di garadacimab [B]

Titolare dell’omologazione

CSL Behring AG, Berna

Stato dell'informazione

Gennaio 2025