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Triogen 250 mg

L’efficacia e la sicurezza di Triogen 250 mg sono state verificate da Swissmedic solo sommariamente. L’omologazione di Triogen 250 mg si basa su trientina dicloridrato 300 mg con stato dell’informazione di dicembre 2019, che contiene lo stesso principio attivo ed è omologato in Gran Bretagna.

Composizione

Principi attivi

Trientina dicloridrato

Sostanze ausiliarie

Contenuto della capsula:

Diossido di silicio anidro colloidale

Acido stearico

Involucro della capsula:

Gelatina

Acqua depurata

Sodio laurilsolfato

Ossido di ferro rosso (E172)

Ossido di ferro giallo (E172)

Titanio diossido (E171)

Inchiostro:

Gommalacca

Alcool butilico

Glicole propilenico

Idrossido di potassio

Ossido di ferro nero (E172)

Forma farmaceutica e quantità di principio attivo per unità

Capsule rigide con testa marrone, non trasparente, con l’impressione «HP551» in inchiostro nero e corpo marrone, non trasparente, con l’impressione «HP551» in inchiostro nero.

Ogni capsula contiene 250 mg di trientina dicloridrato, corrispondente a 167 mg di base.

Indicazioni/possibilità d’impiego

Per il trattamento del disturbo del metabolismo del rame noto come morbo di Wilson in pazienti che non sopportano il trattamento con D-penicillamina.

Posologia/impiego

Da ingerire.

Posologia abituale

Adulti (inclusi i pazienti anziani): 1.0-2.0 grammi (4-8 capsule) al giorno suddivisi in 2-4 dosi singole, preferibilmente da 30 minuti a 1 ora prima dei pasti.

Bambini e adolescenti

La dose è inferiore rispetto agli adulti e dipende dall’età e dal peso corporeo. La dose deve essere aggiustata in base alla risposta clinica. All’inizio della terapia sono stati utilizzati 0.5-1.25 grammi (2-5 capsule).

Controindicazioni

Nessuna indicazione.

Avvertenze e misure precauzionali

La trientina non è indicata per essere utilizzata in alternativa alla D-penicillamina nel trattamento dell’artrite reumatoide o della cistinuria. Il lupus eritematoso sistemico indotto dall’uso della penicillamina potrebbe non essere reso reversibile dal passaggio alla trientina. La trientina è un agente chelante di cui si è constatata la capacità di ridurre la concentrazione del ferro nel plasma, riducendone quindi l’assorbimento. In alcuni casi può rendersi necessario l’uso concomitante di supplementi di ferro, i quali tuttavia devono venire assunti in un momento della giornata diverso da quello in cui viene presa la trientina.

Non esistono prove che gli antiacidi a base di calcio o di magnesio modifichino l’efficacia della trientina, si consiglia tuttavia di assumere questi preparati separatamente (gli antiacidi dovrebbero venir presi dopo i pasti).

La combinazione di trientina e penicillamina non apporta alcun vantaggio.

Nei pazienti con morbo di Wilson che vengono trattati con agenti chelanti del rame, p.es. con la trientina, sono stati riportati casi di deterioramento neurologico. È possibile che questo effetto sia più pronunciato in pazienti con sintomi neurologici preesistenti. Si raccomanda di monitorare strettamente segnali e sintomi in questa direzione e di prendere in considerazione un incremento frazionato della dose, fino a raggiungere la dose terapeutica raccomandata.

Sodio

Questo medicamento contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula ed è quindi praticamente "privo di sodio".

 

Interazioni

Effetti di Triogen 250 mg su altri medicamenti

È stato osservato che la trientina abbassa la concentrazione del ferro nel siero.

Gravidanza, allattamento

Gravidanza

L’uso del preparato durante la gravidanza deve essere valutato caso per caso in ogni singola paziente, soppesando accuratamente i benefici e i rischi di un eventuale trattamento. Tra i fattori cui bisogna prestare attenzione vi sono i rischi correlati con la patologia stessa, i rischi che comportano le terapie alternative a disposizione, e i possibili effetti teratogeni della trientina.

Bisogna tenere la gravidanza sotto controllo, in modo da riconoscere eventuali anomalie nel feto, e bisogna misurare la concentrazione del rame nella donna durante l’intero periodo della gravidanza.

La dose di trientina utilizzata deve essere aggiustata in modo tale che le concentrazioni del rame nel siero restino entro i limiti dei valori normali. All’occorrenza, bisogna controllare i livelli di rame e ceruloplasmina nel sangue dei neonati di donne che vengono trattate con trientina.

Effetti sulla capacità di condurre veicoli e sull’impiego di macchine

Nessuna indicazione

Effetti indesiderati

Effetti indesiderati dopo l’introduzione sul mercato

All’inizio del trattamento possono presentarsi nausea e in qualche caso eruzione cutanea. Sono stati segnalati casi di duodenite e colite grave. Molto raramente si è sviluppata anemia.

Nei pazienti con morbo di Wilson che vengono trattati con agenti chelanti del rame, p.es. con la trientina, sono stati riportati casi di deterioramento neurologico, con sintomi quali distonia, rigidità, tremore e disartria.

La notifica di effetti collaterali sospetti dopo l’omologazione del medicamento è molto importante. Consente una sorveglianza continua del rapporto rischio-benefico del medicamento. Chi esercita una professione sanitaria è invitato a segnalare qualsiasi nuovo o grave effetto collaterale sospetto attraverso il portale online ElViS (Electronic Vigilance System). Maggiori informazioni sul sito www.swissmedic.ch.

Posologia eccessiva

Sono stati riportati casi occasionali di sovradosaggio di trientina. In casi di impiego di una dose di base di trientina fino a 20 g non sono stati segnalati effetti indesiderati evidenti. Un forte sovradosaggio di 40 g di base di trientina ha portato a vertigini autolimitate e vomito senza ulteriori conseguenze cliniche o anomalie biochimiche significative. Non esiste un antidoto contro un sovradosaggio acuto di trientina.

Proprietà/effetti

Codice ATC

A16AX12

Meccanismo d’azione

La trientina dicloridrato è un agente chelante del rame, che favorisce l’eliminazione del rame dell’organismo, legandosi ad esso in un complesso stabile che viene secreto facilmente attraverso i reni.

Farmacodinamica

Non applicabile

Efficacia clinica

Non applicabile

Farmacocinetica

Nessuna indicazione

Assorbimento

Non applicabile

Distribuzione

Non applicabile

Metabolismo

Non applicabile

Eliminazione

Dati preclinici

Nessuna indicazione.

Altre indicazioni

Stabilità

Il medicamento non deve essere utilizzato oltre la data indicata con «EXP» sul contenitore.

Indicazioni particolari concernenti l’immagazzinamento

Non conservare a temperature superiori a 30 °C.

Tenere ben chiuso il contenitore per proteggere il contenuto dall’umidità.

Conservare fuori dalla portata dei bambini.

Numero dell’omologazione

67431 (Swissmedic)

Confezioni

Flacone in HDPE con 100 capsule [B]

Titolare dell’omologazione

Ideogen AG, Freienbach

Stato dell’informazione

Medicamento estero di confronto: Novembre 2019

Senza integrazioni rilevanti per la sicurezza da parte di Swissmedic: Dicembre 2019